OGGETTO: OdG “Revisione della spesa e diritti acquisiti”.
Premesso che:
la spesa pubblica italiana ammonta a circa 800 miliardi di euro all’anno, di cui gran parte di questa somma se ne va in stipendi e pensioni ed una parte importante è assorbita anche da sprechi di diversa natura e differente livello;
la ricchezza dei cittadini ammonta a circa 8.600 miliardi di euro e quindi fortemente superiore sia alla spesa pubblica che al debito pubblico;
se ci fermiamo e non produciamo più ricchezza ci resta un’autonomia di spesa pubblica di oltre 10 anni;
se consideriamo, quanto, ognuno di noi, a netto delle ingiustizie sociali, riceve in termini di servizi dallo stato e dagli enti locali, il rapporto è fortemente sbilanciato, per cui la spesa pubblica andrebbe aumentata invece che diminuita.
Considerato che:
l’indebitamento pubblico è a favore dei privati e quindi di soggetti (banche, istituti finanziari etc..) che oltre ad usufruire dei servizi pubblici, fanno attività speculativa con la ricchezza degli italiani trasformata in titoli esposti anche sul piano internazionale;
l’attività speculativa è
l’indebitamento sono un terreno di gioco delle classi ricche e dei poteri
finanziari di questo paese, anche perché per le piccole aziende e per i
cittadini in difficoltà l’accesso al credito è quasi vietato.
considerato inoltre:
che il management sia pubblico che
privato, fra l’altro ultra pagato anche in termini di rispetto della dignità
delle persone, perché spesso la forbice fra lo stipendio di un operaio o una
badante e quello di un manager supera il rapporto 1 a 1000;
che i risultati di questo
management, sia in termini di produzione di servizi che di risparmio per quanto
riguarda il pubblico e sia in termini di produzione di ricchezza e di
miglioramento delle aziende, per quanto riguarda il privato, negli ultimi 20
anni sono stati decisamente negativi;
preso atto che:
l’aumento della benzina è stato di
oltre 50 centesimi, in poco più di 12 mesi, inoltre, le tasse e l’aumento
indiscriminato dei prelievi, che insieme
all’allungamento dell’età pensionabile, hanno leso i diritti acquisiti
delle persone, che si sono viste interrotti o perlomeno modificati tutti i
progetti di vita e per alcuni anche dopo aver maturato 40 anni di attività
lavorativa;
ulteriori tagli ed aumenti e/o
accorpamenti istituzionali e soppressioni di distaccamenti territoriali, come
nel caso dei tribunali minori (fra l’altro decreto firmato dal ministro Nitto
Palma su ordine di Berlusconi e come favore all’Associazione Nazionale
Magistrati), graverebbero in maniera forte, soprattutto per gli allungamenti
dei tragitti e quindi del costo della mobilità (costo del carburante
insopportabile e disservizi di treni e pullman pendolari ormai arrivati
all’inverosimile). Siamo arrivati al punto di dover interrompere la possibilità
di far fronte agli impegni lavorativi, perché andare al lavoro è diventato più
costoso che stare a casa, con l’immaginabile caos che né potrebbe derivare,
oltre, naturalmente alla debacle del sistema dei diritti ed in primis di quelli
dei più deboli.
il Consiglio provinciale di Siena chiede
al governo, alle regioni ed al Parlamento di:
- interrompere
tutti gli atti che stanno peggiorando le condizioni di vita dei cittadini e la
qualità dei servizi erogati;
- interrompere
le operazioni di revisione della spesa pubblica e dei tagli indiscriminat
- di
tassare dell’80% il reddito netto di ogni persone fisica eccedente i 40.000,00
euro l’anno o il corrispondente mensile sia esso da dipendente, consulente e/o qualsiasi
forma di rapporto con gli enti pubblici quali RAI, ENTI STATALI, REGIONI,
PROVINCE, COMUNI, AZIENDE MUNICIPALIZZATE, PARTECIPATE ETC…;
- di
tassare del 78% il reddito netto di ogni persone fisica eccedente i 40.000,00
euro l’anno o il corrispondente mensile sia essa dipendente, consulente o
aventi rapporto con qualsiasi azienda, società sportiva e istituto privato che
lavori, dimori e/o comunque ha riferimenti sul territorio italiano;
- di
tassare del 75% il reddito netto di ogni persone fisica eccedente i 40.000,00
euro l’anno o il corrispondente mensile proveniente da pensione derivante da
qualsiasi istituto di previdenza o assicurazione pubblica o privata, erogata
e/o percepita sul territorio italiano;
- mettere
in atto un piano triennale di recupero della spesa e di eliminazione degli
sprechi concertato fra tutti i soggetti pubblici rappresentati da eletti del
popolo;
- sostenere
e fortificare tutti gli strumenti atti al recupero dell’evasione fiscale ed
alla lotta contro il trasferimento di ricchezza oltre i confini del territorio
nazionale;
- concertare
insieme agli altri stati membri dell’Europa strumenti che tutelano i diritti
del lavoro e della sicurezza, oltre che di marchi che garantiscono la qualità
dei prodotti che entrano a concorrere commercialmente sul territorio dello
Stato e degli Stati dell’Unione;
- costituire
fondi di solidarietà in tutti gli Enti, esclusi dal patto di stabilità ed aperti
al contributo di tutti i cittadini e finalizzati al sostegno immediato delle
persone impossibilitate a garantirsi con il proprio reddito il minimo vitale
indispensabile.
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