Provinciale del 15/02/2013.
Preso atto che la vicenda del MPS, oltre ad essere
costantemente fra i titoli principali dei quotidiani nazionali ed
internazionali è diventata anche un elemento di scontro elettorale che invece
di risolvere la problematica, la strumentalizza e ne accentua la complessità
finanziaria esponendo negativamente il nome della banca e la tradizionale
ricchezza di un patrimonio collettivo rappresentato fino ad oggi dal forte
legame fra Siena ed il territorio provinciale;
Assunto che ormai la magistratura ha evidenziato un fatto
chiaro e cioè che l’acquisizione di Antonveneta è stata effettuata ad un prezzo
superiore a quello di mercato;
Considerato che l’ex Management della Banca ed anche della
Fondazione sono costantemente a
disposizione della Magistratura, per cui è evidente che ci sono responsabilità
di occultamento di operazioni finanziarie che hanno nascosto o perlomeno
sottovalutato la portata negativa che
avrebbero avuto per l’intero Istituto e per il territorio le scelte effettuate
e quindi il disastroso indebitamento sia della Banca che della Fondazione;
Preso atto che l’intendo avuto dalla politica del territorio
di controllare la banca attraverso la Fondazione è completamente fallito e che
la privatizzazione voluta dal Governo nazionale ha chiaramente snaturato la
territorialità dell’Istituto esponendolo maldestramente alle speculazioni
finanziarie, fallendo perfino gli intendi privatistici di voler diventare terza banca italiana ed infine
avallando supinamente le scelte del
management e dei costosissimi Advisor che si sono succeduti negli anni;
Considerato che La Fondazione era il principale azionista
della Banca e per sostenere le scelte scellerate del Management è andata contro
lo statuto e si è dissanguata a differenza degli altri soci privati e perlomeno
da quanto risulta dai giornali, rispettando in pieno l’autonomia di cui
all’art. 7 dello Statuto ma molto poco gli altri dettati del Titolo III e IV;
Premesso che oggi è necessario, anzi indispensabile, agire in
maniera determinante e soprattutto rapida per cercare di trovare soluzioni di salvaguardia
della Fondazione MPS;
Premesso inoltre che chi guida la Fondazione, fino ad oggi
non ha messo in campo atti di responsabilità come le immediate dimissioni dei
componenti, tantomeno dimostrato atti di estraneità come quello di costituirsi
parte lesa nei confronti di chi ha condotto operazioni scellerate degli ultimi
anni ed infine chiedendo il risarcimento danni agli Advisor che nonostante le
parcelle milionarie non hanno saputo consigliare la Fondazione e la Banca rispetto
all’impedimento degli illeciti e degli errori finanziari di mercato;
PER QUANTO SOPRA
Il Consiglio Provinciale di Siena, invita tutti i nominati
della Fondazione, sia quelli di parte pubblica (Sindaco di Siena, Presidente
della Provincia, Comuni e Presidente della Regione), sia quelli di parte
religiosa (Vescovo) e sia quelli rispondenti alle realtà sociali di Siena
Università, Associazioni etc…) di
-
costituirsi
parte civile contro chi ha danneggiato la Banca in questi anni;
-
chiedere
il risarcimento danni agli Advisor ed ai consulenti che hanno padellato
vistosamente le consulenze finanziarie e di mercato per le quali hanno ricevuto
milioni di euro;
-
e
qualora non si ritenesse opportuno procedere a questi impegni, perlomeno
rassegnare le dimissioni dalla Fondazione lasciando agli organi consiliari
eletti dal popolo senese ed ai cittadini il compito di indicare le soluzioni
per evitare il peggioramento dell’immagine non solo della Banca ma di tutto il
territorio senese.
Siena 15/02/2013 Il
Capogruppo
Antonio Falcone
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