sabato 19 marzo 2011

Fuori le bandiere della pace

1871-2011: 140° anniversario della Comune di Parigi
1911-2011 l’Italia festeggia il centenario di un’altra grande ricorrenza storica: LA GUERRA DI LIBIA, e lo fa in grande stile partecipando all’ennesima “coalizione dei volenterosi” contro il criminale Gheddafi.
Il nostro Governo siglava il trattato di amicizia italo-libico e accoglieva come un pontefice il colonnello Gheddafi, proprio mentre il satrapo trucidava poveri innocenti colpevoli solo di voler venire nel nostro paese, SENZA CHE NESSUNO ABBIA MOSSO UN DITO…
Da decenni il popolo palestinese viene ucciso, offeso, umiliato dalla potenza militare dello stato di Israele e quando gli F16 israeliani radevano al suolo il Libano o Gaza, NESSUNO HA MOSSO UN DITO…
Da anni in Ruanda migliaia di morti si accatastano sulle strade in un massacro tribale senza fine e senza pietà, SENZA CHE NESSUNO MUOVA UN DITO…
Oggi le potenze delle più grandi sorelle del petrolio dell’occidente (USA, Francia e Gran Bretagna) hanno deciso col cuore gonfio di pena per il popolo libico e le lacrime agli occhi, che è giunto il momento di un intervento armato disinteressato e democratico non per prendere il controllo di alcuni dei più grandi giacimenti di petrolio, ma per salvare i civili… E L’ITALIA, MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE, USA AD OBBEDIR TACENDO, SEGUE SUBALTERNA NELLA SPERANZA CHE QUALCHE BRICIOLA CADA DAL TAVOLO DEI SUOI PADRONI!
Che importa se quella in Libia non sia una rivolta civile ma uno scontro interno all’establishment “gheddafiano”, tanto il popolo bue italiano con la memoria tanto fragile quanto il senso dello Stato di chi lo governa, è disposto a credere, come fu per la Jugoslavia, per l’Iraq, per l’Afghanistan, all’intervento umanitario e ai bombardamenti chirurgici che, come sappiamo, STANNO TRUCIDANDO UN NUMERO DI CIVILI INNOCENTI INFINITAMENTE PIU’ GRANDE DI QUELLI CHE CI RACCONTANO ESSERE GIA’ STATI UCCISI.
MOBILITIAMOCI TUTTI, RIMETTIAMO SUI NOSTRI BALCONI LE BANDIERE DELLA PACE E COSTRUIAMO LE CONDIZIONI PERCHE’ SI AFFERMI L’UNICA PROPOSTA, AVANZATA DAI PROGRESSISTI SUD AMERICANI, CHE DAVVERO POSSA SALVARE IL POPOLO LIBICO E LA SUA AUTODETERMINAZIONE, OVVERO L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE INTERNAZIONALE COMPOSTA DA LATINO AMERICANI, EUROPEI ED ESPONENTI DEL MEDIO ORIENTE CHE TRATTI CON LE PARTI IN CONFLITTO IN LIBIA PER UNA SOLUZIONE PACIFICA.

Al lavoro e alla lotta Compagne e Compagni

Stefano Cristiano

giovedì 17 marzo 2011

Unità d'Italia

Mi dispiace ma oggi non festeggio! Mi sarebbe piaciuto unirmi al popolo Comanches ma li hanno sterminati prima che nascessi. Lo hanno sempre fatto in nome di bandiere, di patrie e soprattutto di sfruttamento. Oggi non mi unisco agli italiani ma a tutti quelli che subiscono soprusi, barbarie e sfruttamenti! Viva Cavallo Pazzo!!!

martedì 15 marzo 2011

Dalla parte del torto

I Circoli PRC della Valdichiana, esprimo ancora grosse perplessità e preoccupazioni per la situazione dell’ospedale di Nottola. Le liste di attesa vanno nettamente oltre i lmiti regionali, mentre i risultati ed i referti escono con ritardi inaccettabili anche a causa della mancanza dei primari dovuta alla dipartimentazione dei servizi. (nuova riorganizzazione dei servizi sanitari posta in essere dalla direzione aziendale)
Continua assordante il silenzio dei sindaci rispetto al documento approvato dal Consiglio comunale di Montepulciano e dove si ribadiva la centralità dei Consigli Comunali sulle scelte che riguardano la Sanità.
Probabilmente i Sindaci si nascondono per paura di dover svelare il fallimento dell’accentramento e dell’aziendalizzazione della sanità.
Rifondazione Comunista, insieme al Gruppo di Facebook (oltre 1100 contatti) ed a quanti vorranno, continuerà la battaglia per sostenere la qualità dei servizi dell’Ospedale di Nottola, tenendo presente la ricaduta occupazionale e la necesssità di costruire una viabilità adeguata per il raggiungimento del Plesso ospedaliero da parte di tutti i cittadini della Valdichiana.
Continueremo la raccolta delle firme e solleciteremo il nostro Gruppo regionale ad avviare iniziative in Consiglio Regionale ed in IV° Commissione.
Inoltre avvieremo una serie di incontri con le forze politiche, i sindaci, i sindacati, le associazioni e con quanti ritengono che le problematiche sanitarie non siano solo vincolate a scelte di bilancio e di mercato e non debbano essere lasciate solo nelle mani dei dirigenti.

PRC Valdichiana