venerdì 13 novembre 2009

Bufera nel PD e nel PdL di Chianciano

COMUNICATO STAMPA Nello spazio di qualche giorno la Giunta di centrosinistra di Chianciano perde uno dei suoi principali esponenti, la dott.sa Bianchi e nel contempo il centrodestra perde il suo leader: l’ex ministro Guidi Sulle dimissioni di Guid,i come avevo già detto nel corso della campagna elettorale, erano ampiamente prevedibili nel momento in cui il centro desta è stato sconfitto. Si sapeva bene che quella candidatura era uno specchietto per le allodole, un candidato prestato al centrodestra nel tentativo di vincere che in caso di sconfitta se ne sarebbe andato. Per quanto riguarda la dott.sa Bianchi, le sue dimissioni destano più stupore e certamente indeboliscono una maggioranza che su questo nome aveva puntato come segno di rinnovamento. Questi segnali di crisi non sono per noi di Rifondazione Comunista e della lista Comunista, motivo di soddisfazione. Restiamo invece preoccupati per la situazione economica e sociale della realtà di Chianciano, rispetto alla quale continuiamo a non vedere da parte dell’amministrazione risposte adeguate. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di partire dalle terme per rilanciare un progetto di sviluppo che facesse delle risorse naturali e paesaggistiche di Chianciano, il punto di forza per una ripresa economica e sociale. A questa amministrazione chiediamo che si dia una mossa e che ripaghi la fiducia ricevuta dalla maggioranza dei cittadini con un impegno concreto per rispondere a queste esigenze. Gianluigi Pegolo

lunedì 9 novembre 2009

Il PRC ed il PdCI esprimono preoccupazione e dubbi per le dimissioni dell’Assessore alle attività produttive. Dopo appena sei mesi la Giunta, presentata come una squadra forte ed innovativa, perde proprio la Dott.ssa Bianchi, che doveva significare lo scatto in avanti di una classe dirigente ormai vecchia e satura dal contesto statico e stagnante della crisi della politica ed inefficace rispetto alla deriva economica diventata insopportabile per tutti. Purtroppo, con queste dimissisioni si conferma che il richiamo alla partecipazione ed al ricambio della classe dirigente rimane scritto solo nei programmi elettorali e non viene mai realizzato concretamente. Infatti il 100% dei componenti della Giunta ritorna ad essere rappresentato solo da ex amministratori. Il PRC da “Settembre 2003” denuncia apertamente il progetto scellerato e condiviso dai vertici del Centro-Destra e del Centro-Sinistra basato sulla rinuncia alla elaborazione di un piano industriale con al centro il termalismo come risorsa fondamentale per la ripresa di Chianciano. I partiti che governano e soprattutto il PD non possono far finta di nulla continuando a delegare l’esecutivo sulle responsabilità politiche della città. Auspichiamo, quindi, che si faccia chiarezza al più presto, aprendo un serio e costruttivo confronto con la città e con i suoi abitanti. I Comunisti esprimono contrarietà ad elezioni anticipate, perché aumenterebbero la confusione e l’incertezza e non sarebbe certo il PdL a poter risolvere i problemi del paese, visto il fallimento della lista Guidi e come è finito il paventato bene che gli attuali ministri del Centro-Destra, dovevano fare per Chianciano. E’ urgente che il Consiglio Comunale decreti lo Stato d’emergenza e chieda l’intervento del Governo, della Regione e della Provincia, per un sostegno ai disoccupati, alle famiglie ed alle imprese in difficoltà e si definisca un Piano che metta in stretto collegamento le Terme, l’Assessorato regionale alla Salute e le università toscane che attraverso la ricerca e lo studio dovranno concorrere a definire il rilancio dell’identità termale. Sperando che le dimissioni non siano state stimolate per legittimare una covante “restaurazione” allo scopo di consolidare il mantenimento della situazione esistente e la definitiva rinuncia alla ripresa di Chianciano come stazione termale. Partito della Rifondazione Comunista Partito dei Comunisti Italini Chianciano Terme