venerdì 2 marzo 2012

L'Italia ha cominciato a dismettere l'idroelettrico nel 1975 come al solito siamo stati i primi

Energia per tutti' grazie all'Idroelettrico
I dati del Rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'energia (Iea)
L'idroelettrico è una delle soluzioni per riuscire a dare a tutti gli abitanti del pianeta l'accesso all'energia per tutti entro il 2030. A sostenerlo è l'ultimo rapporto "Energia per tutti" dell'Agenzia Internazionale per l'energia (Iea). “L'idroelettrico in quanto tecnologia matura e affidabile che può fornire elettricità a costi competitivi, è una parte della soluzione” si legge nel rapporto, secondo cui il potenziale tecnico globale dell'idroelettrico si stima a 14.500 TWh, oltre quattro volte l'attuale produzione (dati del 2010).
Per l'Iea i bacini d'acqua ''possono fare da catalizzatore dello sviluppo economico e sociale, fornendo due elementi per lo sviluppo: energia ed acqua". Grandi progetti dell'idroelettrico possono avere un importante effetto moltiplicatore, anche se "potrebbero avere impatti ambientali e indurre al trasferimento la popolazione, se non pianificati attentamente''. Nello scenario prospettato dal Iea di "energia per tutti", l'idroelettrico in rete vede un aumento del 14%, mentre i mini-impianti l'8% di generazione ulteriore da reti isolate.
Secondo l'Iea, raggiungere l'accesso universale all'energia entro il 2030 aumenterà la generazione di elettricità a livello globale del 2,5%. L'investimento necessario per raggiungere l'obiettivo fissato dall'Onu viene stimato dall'agenzia internazionale dell'energia a circa 48 miliardi l'anno, oltre cinque volte il livello del 2009. Di questi fondi, stando alle stime, circa 18 miliardi di dollari dovrebbero arrivare da aiuti allo sviluppo bilaterale e multilaterale, altri 15 miliardi l'anno dai governi dei paesi in via di sviluppo e 15 miliardi di dollari dal settore privato.
Fonte: e-gazette
29 febbraio 2012