venerdì 16 dicembre 2011

Cosa stiamo facendo?

Aumentare il carburante di 40 centesimi (mai avvenuto nella storia un aumento così massiccio) ha già i sue effetti, le altre misure avranno ricadute negli anni. Tutti gli eletti del popolo italiano in qualsiasi Consiglio o Parlamento siamo, porteremo la responsabilità per quello che sarà approvato in Parlamento oggi e domani. Io porterò quella di aver provato a ribellarmi e di non essere riuscito a coinvolgere i miei colleghi ed i miei compagni di partito. Rimarrà una manovra che pagheremo cara insieme all'annullamento della democrazia ed a questo articolo 7 che peserà come un macigno.


Il Presidente della Repubblica è autorizzato ad accettare gli emendamenti all’Accordo istitutivo della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), adottati dal Consiglio dei Governatori della Banca medesima con le risoluzioni n. 137 e n. 138 del 30 settembre 2011. (art. 7 comma 1, Manovra Monti). Qualcuno di voi conosce le due risoluzioni? Al fine di adempiere agli impegni dello Stato italiano derivanti dalla partecipazione a Banche e Fondi internazionali è autorizzata la spesa di 87,642 milioni di euro nell’anno 2012, di 125,061 milioni di euro nel 2013 e di 121,726 milioni di euro nel 2014. (art. 7 comma 2 Manovra Monti) etc....

Quello che facciamo in Consiglio 30 novembre 2011

mercoledì 14 dicembre 2011

Dai cittadini alle banche

Bloccare la manovra, Chiedere consigli straordinari in tutte le regioni, le provincie e comuni. Non si può tollerare che lo stato prende i soldi ai cittadini per darle alle banche (art. 7 della manovra). I carburanti sono aumentati subito di 30-40 centesimi (mai successo nella storia). Presentiamo OdG in tutti i consigli per chiedere il blocco della manovra. Prendere i soldi dove sono (banche, patrimonio attivo, stipendi e pensioni d'oro). Diamo un segnale forte in tutti i consessi. Non possiamo dare i soldi a banche e finanziarie dove i loro dirigenti (con stipendi d'oro non toccati) hanno mandato in malora il nostro paese. Non possiamo finanziare le loro poltrone con i tagli alla spesa pubblica ed il prelievo nelle tasche di tutti. Facciamoci sentire in tutti i luoghi e le istituzioni, così come le piazze sono il nostro luogo (almeno dove siamo).