lunedì 18 luglio 2011

Replica al Corriere di Siena

Leggendo il giudizio che il Dott. Stefano Bisi ha espresso nella nota pubblicata dal Corriere di Siena il 15 Luglio a Pag. 5 e quello di Simone Bezzini e del Sig. Marzucchi del giorno dopo, sul rapporto degli eletti con l’anonimato, segnalo che la perdita di stile della politica e dell’informazione hanno una stretta dipendenza con il “quadro generale” basato sul Gossip invece che sulla centralità delle istituzioni, mentre le pari opportunità tra eletti e potere, spesso sono barzellette. In una Conferenza stampa in Provincia convocata dal mio Gruppo, per lanciare una campagna a sostegno dei disoccupati, si è presentato un solo giornalista (fra l’altro fotografo); domanda: avviene la stessa cosa, quando la conferenza stampa viene convocata dal Potere?
Inoltre, chi mi conosce, sa bene che non rappresento quella trasparenza e quel new modo di fare politica di cui si riempono la bocca i moderni aspiranti alle Seggiole. Per un eletto, la vera trasparenza è il rispetto della costituzione, per cui tutte queste forme psudoinnovative sull’etica e sui valori della purezza, mi lasciano indifferente, anche se chi sono, cosa faccio e quanto guadagno è evidenziato chiaramente sul sito della Provincia e negli atti della Segreteria. Sono fiero di appartenere ad una tradizione nella quale uno dei suoi massimi esponenti 30 anni fa, sosteneva: “che il privilegio va combattuto e distrutto ovunque si annidi, che i poveri e gli emarginati, gli svantaggiati, vanno difesi, e gli va data voce e possibilità concreta di contare nelle decisioni e di cambiare le proprie condizioni, che certi bisogni sociali e umani oggi ignorati vadano soddisfatti con priorità rispetto ad altri, che la professionalità e il merito vadano premiati, che la partecipazione di ogni cittadino e di ogni cittadina alla cosa pubblica debba essere assicurata”, per cui non ho nessuna necessità di sottoscrivere impegni sull’etica e sulla moralità, questi sono già scritti nei simboli che rappresento!
Vorrei tranquillizzare che la mia intervista non vuole leggittimare l’anominato tantomeno azioni diffamatorie di qualcuno, ha solo la pretesa di potersi mettere a disposizione di chiunque gli dia voce per mettere a conoscenza tutti i cittadini sull’attività del consiglio, indipendentemente dai loro nomi e cognomi.
Preciso che il Gruppo Rifondazione-Comunisti Italiani eletto nel 2009 con 8.581 voti, non ha alleati e si colloca all’opposizione sia del Centro-Sinistra che del Centro-Destra, non ha nessun interesse di nascondere il proprio operato, basta seguirne l’attività consiliare per verificarlo sul campo.
Personalmente sono sempre disponibile a qualsiasi contraddittorio o intervista che il Corriere o qualsiasi altro giornale ritengono utile al fine di favorire la partecipazione e la conoscenza dei cittadini sulle attività inerenti la nostra presenza in consiglio provinciale.
Spero che il Dott. Bisi voglia fare altrettanto!

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