lunedì 17 marzo 2014

La Rifondazione è fallita occorre costruire il Partito Comunista

Cari compagni,
ormai sono mesi che vivo con l’enigma relativo alla permanenza o meno in Rifondazione Comunista. Oggi, finalmente, ho preso la decisione! Ho maturato che non ci sono più le condizione per continuare ad essere iscritto e militante di questo partito. Le motivazioni sono tante e cerco di riassumerle brevemente nel seguito di questa mia.
Dopo la disfatta dell’Arcobaleno, imposto dagli Stati Generali del Partito e dopo il Congresso di Chianciano raccogliemmo per l’ennesima volta lo straccio rosso che ci teneva uniti e tutti insieme con la ferita della scissione di quello che poi sarebbe diventato Sel (Socialisti europei) e con l’idea di ripartire dal basso per la costruzione di un soggetto comunista. Nel 2009 ci presentammo in quasi tutti i comuni ed alle elezioni europee con il nostro simbolo cercando di evidenziare con chiarezza l’obiettivo del superamento del capitalismo. Personalmente, oltre a partecipare alla costruzione di liste comuniste in diversi comuni della Provincia di Siena, fui alla testa di una lista provinciale che si affermò con quasi 9000 voti (5,8%) e mi permise di entrare da comunista all’opposizione di una maggioranza di centro-sinistra, unica nel panorama di una Regione dove tutt’oggi primeggia l’alleanza con il PD.
L’entusiasmo durò poco, infatti prima la FdS, poi la svolta Arancione di Rivoluzione Civile, quando nel nostro simbolo si propose addirittura la personalizzazione della rappresentanza con il nome INGROIA, riportarono grande confusione fra gli iscritti e causarono l’allontanamento silenzioso di tanti militanti (ricordo la lettera del compagno Piero Cappelli ed i tanti documenti dei circoli di Chianciano e Valdichiana ai quali non fu data mai nessuna risposta). L’incaponimento salottiero e poltronifero furono confermati nella disfatta elettorale del Comune di Siena, dove la venuta del Segretario nazionale fu preceduta da una dichiarazione ufficiale del Responsabile degli Enti Locali del Partito che prevenendo qualsiasi decisione dal confronto Ferrero-Federazione di Siena, decise l’appoggio al Sindaco Ceccuzzi ed al potere che ha portato alla disfatta il MPS e la socialità di quella che la “fu” provincia più rossa d’Italia aveva fin lì costruito. Infine l’odierna costituzione di una lista di pseudo sinistra (senza soggetto) per le europee, dove si rinuncia definitivamente alla Rifondazione Comunista, optando per una nuova personalizzazione con Tspras e con l’Altra Europa al posto dei nostri simboli, delle nostre aspirazioni ed al posto perfino di una ambigua Sinistra Europea che continua e rimanere il punto di riferimento e quindi molto al di là della ricostruzione di una soggettività comunista europea ed internazionale vera ed unica contrapposizione al capitalismo armato con in un braccio la finanzia europea e nell’altro la Nato e gli Stati Uniti d’America. Queste premesse aggiunte alla stanchezza di una militanza sempre umiliata da una condotta incoerente e verticistica degli ultimi due congressi, hanno determinato la chiara e forse tardiva decisione di lasciare il PRC e di cercare altrove la possibilità di lavorare per la costruzione di quel soggetto comunista ormai lontano dagli obiettivi della Rifondazione. Tardiva perché se fosse venuta con il Congresso di Venezia, dove fu sancita l’effettiva rinuncia alla Rifondazione del Movimento Comunista italiano ed internazionale, forse avrebbe avuto la sua giusta collocazione.
La presente per ringraziare i compagni che hanno condiviso con me lotte, battaglie e delusioni ed ai quali non dico addio ma arrivederci magari in battaglie comuni per l’avanzamento del collettivismo e dei diritti dei deboli e non più in congressi cagneschi dove divisioni precostituiti dall’alto ci hanno impedito di dare entusiasmo a quella militanza fiera e genuina che ha fatto la storia del movimento operaio del ’900 e non solo. Con la fermezza che le lotte e le conquiste non vengano più umiliate dalle ipocrisie e dalle ambiguità di un vocabolo, “sinistra”, che ogni volta che si nomina fa indietreggiare i comunisti.
Cordiali saluti
Antonio Falcone
Chianciano Terme 14.03.2014

1 commento: