lunedì 13 febbraio 2012

Consiglio Provinciale 17/02/2012

Interrogazione n. 1/2012
Prot. Gen. 20/01/2012

Oggetto: Tavolo Regionale  di confronto sulla riorganizzazione delle Province.  

Apprendiamo dalla stampa  che a seguito dell’approvazione della Legge Regionale  n. 68 “Norme sul sistema delle autonomie” del 27 dicembre scorso e in seguito dei contenuti della manovra Monti che in maniera impropria ha derubricato dall’ambito costituzionale nel quale andava affrontata la questione delle province ad una semplice riorganizzazione degli enti è stato chiesto un Tavolo Regionale da parte delle organizzazioni sindacali di categoria.

Apprendiamo che   è stato comunicato dall’Assessore Regionale Riccardo Nencini che  un primo tavolo di confronto si terrà nella giornata di venerdì 20 gennaio 2012.

Appreso inoltre della costituzione di un Coordinamento delle RSU delle Provincie Toscane che si pone l’obbiettivo di formare un fronte di tutti i lavoratori per intraprendere azioni coordinate sui territori allo scopo di difendere il posto di lavoro e garantire la continuità dei servizi ai cittadini.
Il gruppo Provinciale di Rifondazione Comunista evidenzia che il decreto legge nel quale è contenuta la manovra economica del Governo Monti contiene, insieme agli altri punti di attacco alla democrazia ed alle condizioni di vita dei soggetti più deboli ,una norma di chiaro segno anticostituzionale: lo scioglimento dei consigli provinciali. Precisiamo che  Rifondazione Comunista si è battuta negli scorsi anni,  spesso inascoltati anche dal centro-sinistra, affinché  si  definissero le funzioni fondamentali delle Province, nel rispetto dei principi degli articoli 118 e 119 del titolo V della Costituzione al fine di finanziare “integralmente le funzioni pubbliche attribuite”  prima dell’attuazione del disegno federalista; ed abbiamo contrastato , le scelte inaugurate dai governi di centro sinistra e poi esasperate dal Governo Berlusconi e dall’attuale  governo Monti, di intervenire , sugli EE.LL. solo con tagli dei trasferimenti  e riduzione delle rappresentanze democratiche, introducendo di fatto sbarramenti politici che corrispondono a sbarramenti sociali.
Per quanto espresso  in narrativa lo scrivente Consigliere provinciale di Rifondazione – Comunisti Italiani  nel dichiarare il proprio impegno a tutela delle funzioni sociali e dell’espressione democratica rappresentata  dalle Provincie,  preoccupato di come viene affrontata la questione delle stesse derubricandola ad una semplice riorganizzazione aziendale, chiede al Presidente della provincia di Siena e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sugli esiti dell’incontro. Altresì chiede di sapere  se la Provincia di Siena fa parte integrante del  Tavolo Regionale, se è stata informata della costituzione di un Coordinamento delle RSU delle Provincie Toscane costituitasi allo scopo di difendere il posto di lavoro e garantire la continuità dei servizi ai cittadini. Da parte nostra annunciamo che chiederemo alla commissione lavoro della Provincia di seguire attentamente il tavolo interistituzionale Regionale convocando le OO SS territoriali di categoria e la  RSU.

Infine chiediamo se la Provincia di Siena intende  favorire iniziative pubbliche rivolte alla cittadinanza che informino, senza mistificazioni, sui reali costi dei servizi garantiti dall’ente provincia e quali saranno quelli delle probabili  futuri organismi.
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Interrogazione n. 2/2012
Protocollo Generale del 20/01/2012
Oggetto: Interrogazione consiliare a risposta orale e scritta.

Appreso che:       il giorno     2 gennaio presso l’albo pretorio della Provincia veniva pubblicato l’avviso di selezione per il conferimento di un incarico professionale per la formazione del personale finalizzato alla corretta revisione contabile e ricognizione dell’inventario beni mobili. 

Accertato che:       il personale sia di posizione organizzativa che dirigenziale dovrebbe avere la conoscenza continua dei beni mobili in dotazione dell’Ente e che l’inventario dovrebbe essere in aggiornamento continuo soprattutto  per quanto riguarda la consistenza contabile.

Evidenziato che:      per beni mobili si intendono quei beni che, di regola, vengono impiegati nel processo produttivo direttamente dall’Impresa o Ente che li detiene a titolo di proprietà o di altro diritto reale, per cui sono beni che vengono utilizzati continuamente per l’esercizio delle attività del personale e quindi sotto il costante controllo del personale che li utilizza.

Evidenziato altresì che: le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di far fronte alle competenze istituzionali mediante il più proficuo utilizzo di risorse umane e professionali esistenti nell'ambito delle proprie strutture, e il ricorso ad incarichi professionali esterni, avendo natura eccezionale, può avvenire solo in presenza delle condizioni previste dalle disposizioni legislative in materia (in particolare, l’art. 7 D.L.vo n. 165/2001, cit.), che esprimono principi di stretta interpretazione.

IL GRUPPO CONSILIARE Comunista
INTERROGA IL SIG. PRESIDENTE DELLA PROVINCIA:

1)                  se prima della formazione dell’avviso in oggetto siano state valutate tutte le condizioni espresse in premessa;

2)              quali sono le complessità straordinarie che hanno indotto ad arrivare ad una decisione di questo tipo;
3)                  se ritiene un’avviso di questo tipo, offensivo per il personale dell’Ente in quanto ne mette in dubbio la professionalità perchè dimostra all’esterno l’impossibilità  di reperire risorse umane interne capaci di fare l’inventario dei beni mobili e di comprenderne la valutazione economica degli stessi. Alimentando,  ancora di più, il demagogico attacco all’Ente mosso a nostro avviso ingiustamente perché siamo convinti dell’importanza che riveste la Provincia proprio per la grande professionalità e per la grossa conoscenza amministrattiva dei propri dipendenti. 

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